Numerose evidenze cliniche hanno documentato che i pazienti fibromialgici sono fisicamente decondizionati. L’aggravamento del dolore muscoloscheletrico diffuso dopo l’esecuzione di sforzi fisici induce i pazienti a limitare le proprie attività; si crea così un circolo vizioso in cui la forma fisica peggiora progressivamente e la tolleranza allo sforzo si riduce inesorabilmente. Quando l’esacerbazione del dolore si verifica non solo per sforzi fisici di una certa intensità ma in seguito all’esecuzione delle normali attività di vita quotidiana, si instaura una vera e propria disabilità.
Le strategie terapeutiche non farmacologiche finalizzate a migliorare la forma fisica aerobica, la forza e la resistenza muscolare rappresentano, quindi, un’importante possibilità di intervento per ridurre la disabilità indotta dalla malattia.